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Passando davanti a un teatro dove si mette in scena il Faust di Goethe, Ivan si imbatte nell'attore che recita Mefistofele, il quale gli chiede di firmare una pergamena e di vendere così l'anima al diavolo, in cambio non di una impossibile giovinezza fisica ma della giovinezza mentale. È un gioco, ma il nostro protagonista, da quel momento, comincia a guardare con occhi nuovi la propria vita professionale e, soprattutto, sentimentale: il suo matrimonio con la bella Irina, rispetto alla passione dei primi tempi, ha cambiato tono, i loro rapporti si sono raffreddati, i contatti dei loro corpi sono diventati impacciati, l'eros, un tempo tanto vivo, si è spento. Le relazioni tra gli uomini e le donne sono un profondissimo mistero: Francesco Alberoni, che ha dedicato la vita a studiare l'amore come una "scienza esatta" e che conosce ogni sfumatura dell'attrazione sessuale, accompagna le vicende dei suoi personaggi con osservazioni argute sulla dinamica dei sentimenti, il meccanismo delle passioni, l'eccitamento erotico. A volte gli uomini e le donne si rassegnano a una grigia vita del cuore e vengono a compromessi con la loro felicità. Ivan, invece, forse anche grazie a quella demoniaca burla del destino, comincia a intraprendere un cammino emotivo, certo rischioso, che lo porterà a scoprire dentro di sé le energie per dare una svolta alla propria esistenza. E riscoprire l'amore.